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Area del Pollino e le comunità Arbereshe

Itinerari Turistici

"Area del Pollino": i comuni

La natura e l’arte incontrano la magia delle antiche tradizioni popolari

L’area del Pollino, nel nord della regione calabrese, è dominata dal massiccio del Pollino, da cui prende il nome; il massiccio è racchiuso all’interno del territorio dell’omonimo Parco Nazionale, che occupa gran parte della zona e che offre agli occhi dei visitatori scorci panoramici magnifici. Ai colori della natura si accostano le meraviglie create dall’uomo, tra splendide chiese e imponenti castelli. Ma questa zona offre anche una peculiarità in più: la presenza delle comunità arbereshe, qui radicatesi dal XIV–XV secolo.

Cucina

L’enogastronomia dell’area del Pollino può avvalersi della varietà di climi e di ambienti che qualificano la zona; i suoi sapori si possono conoscere in una carrellata completa percorrendo un originale e simpatico itinerario turistico lungo la Strada dei Vini e dei Sapori.

Il Pollino, come tutta la Calabria, è innanzitutto la patria del maiale, dei salumi e del piccante: visitando la zona si deve assolutamente assaggiarealmeno una specialità tra la salsiccia, il capocollo, la soppressata, la pancetta, tutte DOP, e la ‘nduja. Con la carne di maiale si prepara anche il sugo, per esempio nei “filatidr”, pasta tipica di Carnevale, condita con sugo di osso di maiale e carne grassa.

Tra i prodotti lattiero caseari, soprattutto caprini e pecorini, ma anche vaccini,è possibile gustare il Pecorino del Pollino; la Felciata di Morano Calabro, il cui nome deriva dal processo di filtro del latte con le felci, di cui il Parco è ricco, che regalano al formaggio un particolare aroma; il Paddaccio, dal gusto dolce leggermente acidulo; il Butirro del Pollino, un formaggio fresco e cremosoprodotto principalmente nella zona tra Frascineto, Morano Calabro, Civita e Castrovillari, e la Giuncata, in cui la cagliata prima è filata e poi è avvolta e legata con dei giunchi, da cui il nome.

cucina dell'area del pollino

Ma in questa zona ricca di sole e di colori, non può mancare la prosperità di frutta e verdura: gli agrumi, le more e i lamponi, con cui sono prodotte ottime confetture e marmellate, come le clementine IGP di Spezzano Albanese; sempre a Spezzano Albanese è prodotto l’olio di oliva Bruzio, fregiato con il marchio DOP; la lenticchia e il fagiolo poverello di Mormanno; e ancora i funghi, soprattutto i cardoncelli, moltissimi tipi di miele, e i safarani, deliziosi peperoni dolci e carnosi utilizzati per esempio per la capra in umido. Tra le ricette tipiche del paese di Civita, una delle più deliziose è la minestra di verdure selvatiche, i cui ingredienti sono cicoria selvatica, papavero, cardo selvatico, rapa e finocchio selvatico. Tra i vini, la zona vanta il Pollino Rosso DOC e l’ottimo Moscato di Saracena, presidio Slow Food dal 2002.

Sono molto presenti in cucina anche le erbe e le spezie, come lo Zafferano, il Timo, la Menta Piperita, il Rosmarino, la Salvia, la Genziana, l’Alloro e l’Origano.

Parlando invece di dolci, tra i più rinomati bisogna citare il bocconotto o bucchinotto, farcito con marmellata, pasta di mandorle, crema e cioccolato.

I comuni


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